Il lichene islandico

Il lichene islandico

Oggi desidero parlarvi di una delle mie piante preferite: il lichene islandico. Il lichene non è una unità singola, ma il risultato dell’unione di due organismi molto diversi tra loro, un fungo e un’alga microscopica che vivono in simbiosi.

Cresce tra muschi ed erbe dei boschi di conifere delle medie ed alte montagne umide e nebbiose. Il lichene nel suo insieme si definisce tallo. Senza radici e senza foglie, raggiunge un’altezza di circa 5-7 cm. Il colore è olivastro-marroncino nella parte superiore, verde argenteo chiaro sotto, con punteggiature biancastre. Era un tempo definito “regalo divino per l’essere umano” per via dei suoi numerosissimi possibili impieghi: alimentare, curativo, disinfettante, detergente, cosmetico. Nella carestia che colpí la Norvegia tra il 1807 ed il 1914 e durante la seconda guerra mondiale servì da nutrimento e, pur essendo molto amaro, ha curato per secoli catarro e tosse delle genti di montagna. Come disse Paracelso, grande astrologo e medico svizzero del Rinascimento, “Tutti i prati e i pascoli, tutte le montagne e le colline sono farmacie”.

Orbene, potevo esimermi quindi dal recarmi alla ricerca di questo prezioso vegetale? No, di certo, tanto più che lo faccio puntualmente da parecchi anni. Una parte del raccolto sarà destinata a curare possibili affezioni, quale la tosse secca persistente che scuote il petto ed affatica il cuore. L’azione fluidificante favorirà una pronta espettorazione del catarro dando sollievo immediato decongestionando la mucosa orale e faringea per le notevoli proprietà emollienti. In questo caso si fa bollire una manciata di lichene in un litro d’acqua per circa mezzora per eliminarne il principio amaro quindi si scola, buttando via l’acqua. Si sciacqua per bene in acqua fredda e si rimette a bollire per mezz’ora in un altro litro di acqua. Si scola e si utilizza il liquido ben caldo, addolcito con zucchero o miele, quattro o cinque tazze al giorno. “Dopo usato non si deve gettarlo via, - diceva Frate Atanasio da Grauno, 1937 - ma mangiarlo a mo’ di insalata essendo molto nutriente e digestivo”.

Lichene islandico sott'olio

Per curare invece vomito incoercibile, dissenteria cronica, infiammazioni intestinali e febbri intermittenti (azione antibiotica ad ampio spettro, antivirale, antinfiammatoria e analgesica dovuta all’acido usnico in esso contenuto) il decotto si prepara senza rigettare la prima acqua. Ne risulterà una bevanda molto amara - che però si può zuccherare - ma molto efficace per i malanni sopra ricordati. Non va MAI usato in presenza di ulcera gastrica e intestinale. Se vogliamo invece averlo sempre pronto all’uso, possiamo preparare una tintura madre a 70° 25 gocce tre volte al giorno. (anch’essa attualmente in preparazione).

Tintura di lichene islandico

Tintura di lichene islandico

Il dottor Piergiorgio Chiereghin, farmacista di Bolzano, esperto conoscitore delle piante e delle loro proprietà curative, suggerisce una curiosa ricetta per l’utilizzo del lichene in caso di tosse ostinata. Una confettura preparata facendo macerare per una notte intera il lichene in acqua fredda, sciacquandolo poi per bene e ripetutamente con acqua bollente. Si porta quindi a bollore con poca acqua per circa mezzora. Il preparato si completa aggiungendo pari peso di zucchero e cottura a bagnomaria fino a raggiungere la consistenza desiderata. Si invasa bollente, bagnando il tappo del vasetto con grappa o cognac. Si consuma a cucchiaini durante gli accessi di tosse.

Confettura con lichene islandico

Confettura di lichene islandico

Ci sono ancora molti modi di utilizzare il lichene in campo curativo, ma voglio parlare ora del suo utilizzo in campo cosmetico. Una manciata di lichene islandico nell’acqua del bagno lo rende emolliente e purificante. Ma è nel sapone naturale, fatto in casa, che dà il meglio di sé. Possiede un’azione antiacneica, lenitiva, purificante, emolliente, antibatterico e deodorante, in particolare per l’igiene intima.

Ho voluto preparare questo sapone sfruttando anche le proprietà di altre due piante meravigliose: la consolida e l’ortica. La consolida, per il suo alto contenuto di allantoina, è un’agente idratante, lenitivo e riepitelizzante, efficace protettivo cutaneo. L’allantoina, grazie alle sue diverse funzionalità, trova impiego anche nei prodotti dopo-barba, contribuisce ad attenuare le imperfezioni della pelle quali acne, foruncoli, rughe, ustioni, cicatrici ed escoriazioni. Per uso esterno l’ortica viene impiegata prevalentemente per applicazioni sul cuoio capelluto come antiforfora e antiseborroico. Per queste proprietà il decotto della radice o della pianta intera sono ottimi coadiuvanti contro la caduta dei capelli.

Pianta della consolida

Pianta della consolida


Ape su pianta della consolida

Anche le api sembrano apprezzarla…

Decotto di radici di ortica e di consolida, messe a bagno la sera prima, e decotto di lichene islandico. Olio di oliva, cocco, girasole, mais, riso, lanolina, oleolito di consolida ed oli essenziali di lavanda, geranio e tea tree. Ed ecco il risultato:

Sapone con lichene islandico

Sapone idratante, riepitelizzante, emolliente, antibatterico e deodorante.


Sapone con lichene islandico

Sapone idratante, riepitelizzante, emolliente, antibatterico e deodorante.


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Autore: Jole
Ho una grande passione per tutto ciò che riguarda la natura e sono affascinata da tutto ciò che l’essere umano può fare come sperimentare, creare e produrre.
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